Ezio Ferreri | I Fantasmi del Belice -Archeologia sismica
16084
portfolio_page-template-default,single,single-portfolio_page,postid-16084,ajax_fade,page_not_loaded,,vertical_menu_enabled, vertical_menu_hidden, vertical_menu_width_260,qode-title-hidden,qode-child-theme-ver-1.0.0,qode-theme-ver-1.0,qode-theme-ezioferreri,disabled_footer_bottom,wpb-js-composer js-comp-ver-5.4.7,vc_responsive
Category
progetti
I Fantasmi del Belice -Archeologia sismica

Come in un viaggio tra paesi e paesaggi, il fotografo diventa archeologo e le due competenze si fondono per accedere a quelle macerie divenute ormai memoria, narrazione della storia costruttiva e sismica del territorio del Belice.
Nell’ottobre del 1968, fu pubblicato il “Quaderno di Montevago”, con un testo introduttivo di Leonardo Sciascia. Il libro raccoglieva disegni e brani tratti dai compiti in classe degli alunni di una scuola media di Montevago, ritrovati sotto le macerie. «Nella Sicilia esiste un piccolo paese chiamato Montevago e in questo paese ci sono dei monumenti, alcune chiese e anche un castello detto della Venaria… la chiesa Madre, la chiesa di San Domenico, di San Giuseppe, del Carmine, della Madonna delle Grazie e quella del Collegio » scriveva uno studente nel suo tema. « “Esiste”: è questo che ci commuove, ora che il paese non esiste più.» – commentava Sciascia nel suo testo.